« Superfluo, superfluo… Magnifica parola, e ben trovata. Più penetro in me stesso ed esploro con attenzione la mia vita passata, più mi convinco che questo termine risponde rigorosamente a verità. Superfluo, appunto. Termine che ad altre persone non si applicherebbe… Ci sono persone cattive, buone, intelligenti, sciocche, piacevoli e sgradevoli; ma non… superflue. Cioè, vorrei che mi si capisse: anche di costoro l’universo può fare a meno; ma l’inutilità non rappresenta la loro caratteristica principale, non è il loro tratto distintivo e, quando vi capita di parlare di costoro, ‘superfluo’ non è la prima parola che vi si arrampica sulla punta della lingua. Per quanto riguarda me, invece, altro non si può dire se non: superfluo; e fine del discorso. Una persona in sovrappiù: tutto qua. »
Ivan Sergeevič Turgenev, Diario di un uomo superfluo, (traduzione di A. Niero), Voland, Roma 2014